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Veleno

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Scalpellate fino al ferro

incrollabili certezze,

 

sbucciate fino al sangue,

come le mie ginocchia

di goffa bambina.

 

Vuotare il calice

e

sentirne l’amarezza

è forse un modo

per sottrarsi

a più letali

veleni.

 Rosa Maria Cantatore - 22/02/2019 15:24:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

grazie, Lino Albero Salvatore, volenterosi lettori dei miei versi ;-)

 Salvatore Pizzo - 19/02/2019 18:15:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Un processo di mitridatizzazione poetica, oppure una scelta tesa ad anticipare il veleno che ci inocula, giornalmente, la vita?
Di certo una poesia molto sentita e dolente che apprezzo moltissimo.
Un saluto più che mai al gelsomino

 Alberto Becca - 17/02/2019 20:44:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Ogni veleno (chi piu’ chi meno) ha il suo antidoto, il suo linimento, la sua cura: l’ amarezza è dura da digerire, se le certezze crollano si rischia di perire (dotto le macerie); purtroppo, e non c’è molto da capire, le amarezze come le macerie piovono incessantemente su ogni essere vivente: urge ripararsi, o con l’ elmo (dell’ mironia) o con l’ ambrello (della poesia) nella speranza che, entrambe (amarezze + macerie) vengano tramutate in gioia, feste, melodie, verità e fantasie

 Lino Bertolas - 17/02/2019 11:37:00 [ leggi altri commenti di Lino Bertolas » ]

La poesia si fa scarnificata, cerca sempre di più l’essenziale.
Vivere fino in fondo è l’antidoto contro il male di vivere.
Un caro saluto.

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